Mas e il suo successore nelle elezioni catalane del 25 novembre 2012 si ha il diritto di indire un referendum
Mas sarà legittimato per convocare un referendum
Mas sarà legittimato per convocare un referendum
marcogiralucci |
dissabte, 27 d'octubre de 2012 | 11:46h
Il
giornalista David Gardner del Financial Times assicura che i catalani
prevedono di "internazionalizzare la controversia” per far fronte al
blocco possibile da parte di Madrid
Traduzione italiana a cura di Àngels Fita dell'articolo pubblicato nel sito del giornale “La Vanguardia” del 25/10/2012 - 20:48h. – Sezione Politica
Londra (ACN).- Il presidente della Generalitat, Artur Mas, "avrà legittimità democratica per convocare un referendum", secondo un articolo del giornale britannico Financial Times
firmato dal suo editore per gli Affari Internazionali, David Gardner,
il testo sottolinea che i catalani vogliono “internazionalizzare la
controversia” con lo Stato (spagnolo) per ottenere sostegno in Europa
nel caso in cui Madrid riesca a bloccare il referendum considerandolo
illegale o, persino, "comissariando l’autonomia ed inabilitando Mas".
"Gli
stranieri potrebbero aiutare a determinare il risultato della crescente
ed acuta battaglia tra Barcellona e Madrid sulla questione se la
Catalogna ha un futuro all’interno della Spagna”, predice l’articolo, ed
aggiunge che "quasi nessuno" crede che Mariano Rajoy faccia come David
Cameron che ha permesso un referendum.
L’articolo, titolato “I catalani guardano gli scozzesi cercando ispirazione”,
ricorda le grida di independenza nel Camp Nou, nell’ultima partita
Barça-Real Madrid, e dice che il risultato di pareggio 2-2, è "un
riflesso perfetto della battaglia costituzionale tra la Catalogna e la
Spagna".
"Sono
stati gli stranieri -Lionel Messi per il Barça e Cristiano Ronaldo per
il Madrid- a marcare i gol per ciascuna squadra. Gli stranieri
potrebbero aiutare anche a determinare il risultato della crescente ed
aspra battaglia tra Barcellona e Madrid, sulla questione se la Catalogna
ha un futuro all’interno della Spagna", difende Gardner, spiegando la
campagna catalana per internazionalizzare il conflitto.
Secondo
Gardner il primo passo sono le elezioni del 25 novembre "convocate da
Mas dopo che Mariano Rajoy, il presidente spagnolo, aveva addirittura
rifiutato anche di discutere le richieste di autonomia fiscale per la
Catalogna". L’articolo assicura che il lider di CiU "spera di ottenere
una maggioranza forte" per il proprio partito e mette in luce che,
inoltre, "la maggior parte della sinistra riconosce il diritto
all’autodeterminazione" anche se cerca "un progetto federale".
"Ci
sono pochi dubbi sul fatto che Mas avrà legittimità democratica per
convocare un referendum", assicura David Gardner, il quale prevede che
il governo uscito dalle elezioni "cerchi l’autorizzazione di Madrid per
organizzare una votazione". "Ma il Partito Popolare di Mariano Rajoy ha
già scartato questa possibilità”. In questo senso l’autore predice che
il Parlamento della Catalogna "approverà una propria legge proponendo
una consultazione, che è l’altro nome che si puó dare a un referendum".
Gardner
dettaglia quindi le minacce "di un gruppo di leader del PP e di
ministri" che hanno già indicato che se si arrivasse a quello scenario
"utilizzeranno tutta la forza della legge per far abortire qualsiasi
tipo di votazione, anche sospendendo l’autonomia ed inabilitando Mas".
La soluzione per la Catalogna, prevede il giornalista del Financial
Times, si troverà all’estero.
"In questo momento, i catalani contano di aver internazionalizzato
la consultazione, sull’onda della votazione in Scozia e della forza
crescente del separatismo fiammingo in Belgio…Come si spiegherebbe tutto
questo in Europa, se quello che vogliamo fare è solo votare?" dice un
leader catalano anonimo citato da Gardner.
Secondo
l’articolo, i catalani dicono che hanno intenzione di fare una campagna
"pacifica, ordinata e impeccabilmente democratica" per l’indipendenza.
Gardner assicura che è sempre più difficile differenziare tra
indipendentisti e nazionalisti catalani e che persino gli imprenditori
che hanno "paura del buio" per i dubbi sull’indipendenza, rifiutano
comunque lo status quo attuale.
Il testo del Financial Times
difende Mas, che ha intrapreso un cammino "che, più che verso la
secessione, potrebbe condurre ad un aumento dell’auto-governo ". "Ma
tenendo conto che nessuno a Barcellona o a Madrid si aspetta che Rajoy
possa imitare l’atteggiamento del primo ministro britannico verso la
Scozia, questo stesso cammino conduce verso l’indipendenza". Gardner
sottolinea che, comunque, la situazione attuale fa che questa strada sia
"semplicemente più lunga e più tortuosa".
I
testo cita anche parole del ministro catalano di Economía, Andreu
Mas-Colell, che assicura che dopo i recenti avvenimenti e, specialmente,
la manifestazione del 11 settembre, anche se la Spagna concedesse il
patto fiscale alla Catalogna, la richiesta di un referendum non potrebbe
più essere ritirata". Il testo si chiude con una citazione di un
consulente del presidente Mas sul rapporto tra Madrid e Barcellona: "Non
è che loro credano che la Catalogna sia Spagna, credono che la Catalogna sia della Spagna".
Barcelona 11-09-2012
Buussel·les , any 2009
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